Un gruppo di ricercatori e ricercatrici ha dimostrato che le giraffe, animali con un cervello relativamente piccolo, sono in grado di prendere decisioni basate su informazioni statistiche: come fanno gli esseri umani.
Nell’esperimento principale dello studio sono stati mostrati a cinque diverse giraffe due contenitori trasparenti con un misto di pezzi di carote e zucchine: uno conteneva più zucchine, l’altro più carote.
Lo sperimentatore prelevava due pezzi, uno da ciascun contenitore, e li offriva alla giraffa nascosti nelle mani chiuse, in modo che la giraffa non potesse vedere quale dei due tipi di verdura contenessero.
Tutte le giraffe dell’esperimento sceglievano stabilmente la mano che aveva afferrato un pezzo dal contenitore con più carote, a loro più gradite delle zucchine, dimostrando di aver capito che più carote c’erano nel contenitore, più era probabile che venisse raccolto un pezzo di carota anziché uno di zucchina.
Gli esperimenti inducono a riconsiderare in generale molti dei presupposti tradizionalmente utilizzati per stabilire cosa gli animali siano capaci di fare e cosa no. E un’idea condivisa tra diversi scienziati e pensatori è che il modo probabilmente più utile e appropriato di pensare agli animali non umani sia di immaginarli come “alieni”, esseri dotati di menti completamente diverse e difficilmente confrontabili con quella umana.