No, non parliamo della famosa canzoncina per bambini, tantomeno quello che andiamo ad affrontare è un coccodrillo vero e proprio, piuttosto un necrologio, ma di quelli artistici, come i nudi, ma senza la pelosa ipocrisia che circonda le foto discinte, anzi, per niente.
Luca Guadagnino e Carlo Antonelli sono due necrologisti di altissimo livello.
I due si sono accorti che in questo anfratto del giornalismo, peraltro molto curato, esisteva uno spazio da occupare.
I necrologi sono social media a pagamento –dicono con estrema lucidità- : la grande borghesia italiana, in particolare quella milanese sul Corriere, vi espone le proprie frequentazioni. La formalità sociale delle condoglianze offre una zona penetrabile, se vuoi dire cose pregnanti.
E lo hanno fatto nei giorni scorsi, con due necrologi criptici, poetici, avanguardistici su Berlusconi.