Lo scorso 31 maggio il Comitato di presidenza ha predisposto una proposta di delibera al plenum del Csm.
Oggetto: necessità di procedere agli adeguamenti delle indennità e degli altri emolumenti previsti per i consiglieri e i magistrati della Segreteria generale e dell’Ufficio studi di Palazzo dei Marescialli.
Detto in parole povere, anzi in soldoni: si sono aumentati lo stipendio. Con due opzioni: un incremento dell’11,35% o del 7,1%. Il comitato, bontà sua, ha scelto quello più basso, che già di per sé è una notizia.
Ma pur sempre di un aumento si tratta. Anche se però tra le toghe precisano che solo quelli con minore anzianità professionale, e che dunque partono da stipendi più bassi, finiranno per guadagnare di più.