Martin Amis è morto. Anche io non mi sento molto bene1 min read

Dopo Marìas anche un altro gigante della letteratura contemporanea ci lascia, alla stessa età in cui morì suo padre e dello stesso malanno dei suoi amici Larkin e Hitchens (coprotagonisti della sua ultima fluviale opera).

Esce in libreria la sua fatica definitiva, un’autobiografia romanzata il cui sottotitolo è: “come scrivere”; e a onor del vero Martin scriveva benissimo, forse uno dei migliori di sempre, e pertanto sapeva che “scrivere di sesso non è alla nostra portata”.

Lui, a differenza del fulcro sui cui si basa gran parte della narrativa –ovvero il “cosa”- ci teneva a sottolineare che l’importante è il “come”.

Ma tornando coi piedi per terra, l’appello, dalle pagine de La Stampa, di Paolo di Paolo di rendere “La storia da dentro” una lettura obbligatoria in qualunque scuola di scrittura -e non, è encomiabile, proprio mentre si celebra il Salone del Libro di Torino e la letteratura di oggi..

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