Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare l’IA.
L’intelligenza artificiale come la bomba atomica?
È una domanda che molti si stanno ponendo dopo che un nutrito gruppo di “intenditori” hanno palesato le loro perplessità, utilizzando paragoni catastrofici e di facile comprensione. Oltre a Musk, Geoffrey Hinton, ora si aggiunge ai “reticenti” Warren Buffet, l’oracolo di Omaha.
E si fa largo l’ipotesi – ancora pre-embrionale- di una sorta di trattato di non proliferazione – ad oggi limitato alle armi nucleari-, ma che potrebbe rivolgersi anche all’intelligenza artificiale. Per Kamala Harris, vice presidente degli Stati Uniti: “Big tech hanno dovere etico e morale di garantire sicurezza”.