“Ho contribuito alla stupidità delle liti con i musulmani”.
Il controverso scrittore francese, che continua a far discutere per le sue posizioni sull’Islam, ritratta alcune interviste, e quindi –in qualche maniera- il lungo periodo letterario culminato con la pubblicazione di “Sottomissione”, importante opera della sua bibliografica, uscita a margine della strage a Charlie Hebdo.
Houellebecq ritiene quindi che non sono gli islamici il problema vero per i francesi autoctoni ma la delinquenza, quella a prescindere dalla religione radicale o meno; è perciò la giustizia la soluzione che pretendono i cittadini, “soltanto” la giustizia da cui ci si aspetta che faccia “semplicemente il suo lavoro”.
E nel suo diario di prossima pubblicazione anche il resoconto sul video porno a cui ha partecipato – a sua insaputa- e al cui pensiero diventasse pubblico, “mi sono sentito stuprato…”. L’opera in uscita oggi (per la Nave di Teseo) è un corpo estraneo nella sua bibliografia sempre irriverente e provocatoria; pagine che trasudano paranoia e gonfie di rancore.