Dopo 25 anni di leadership nel settore delle ricerche online, Google è consapevole di quanto sia necessario non fermarsi, soprattutto per rispondere all’avanzata della concorrenza (il nuovo Bing con GPT-4 di Microsoft su tutti).
L’intenzione è quella di sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale per aggiungere contenuti personalizzati ai link solitamente restituiti dopo una query.
Google vuol rendere le operazioni di ricerca online più intelligenti e semplici, impostandole come una convenzione con una modalità simile a quella che caratterizza gli scambi con il chatbot Bard.