I dati di Arcigay parlano chiaro e mostrano un susseguirsi di eventi dall’esito tragico per gay, lesbiche, bisessuali e trans: un’aggressione ogni tre giorni in Italia e quasi 200 episodi in un anno.
E non si notano differenze tra Nord e Sud.
Ma nel nostro paese questo non basta; il livello di indignazione è ancora sotto la soglia per proporre un’azione capaci di un cambiamento radicale.
Secondo i dati dell’Agenzia europea dei di ritti fondamentali (Fra), il 62% delle persone Lgbt evita di tenere per mano la persona amata in pubblico.
Il nuovo rapporto Ilga Europe sull’uguaglianza delle persone Lgbt in Europa fotografa un’Italia che va sempre più indietro, dal 33 al 34esimo posto su 49 Paesi, tra la Repubblica Ceca e la Georgia.
Lo scorso anno eravamo 33esimi. Nel 2018 32esimi; e se a questo si aggiunge il blocco del riconoscimento delgi atti di nascita a livello comunale, il declassamento non sembra fermarsi.