Una densa nuvola di fumo nero; un’esplosione a due passi dal Pentagono e a Wall Street sono andati nel panico; i principali indici hanno perso lo 0,5% prima di un lento recupero in serata, appena appurato che l’immagine era un falso.
Se nel mondo della finanza, gli errori più grossolani nel digitare le cifre vengono chiamati: “Fat Finger”(dito grasso o mano pesante), qui siamo di fronte a una novità che potremmo definire “Fake finger”.
E a borse chiuse la foto farlocca continua a girare sul web, riaprendo il dibattito sui rischi dell’intelligenza artificiale, ma anche – e soprattutto- sul tempo di analisi e ragionamento che ci è concesso sui social; la foto è chiaramente un fake, ma sulle piattaforme il tempo scorre fin troppo veloce, e la reazione ansiosa è immediata.
E a questo proposito – dopo la mossa contro Chat Gpt– il Garante della Privacy italiano ha chiesto di valutare gli strumenti che creano immagini che –fedeli o meno- sono potenzialmente molto più pericolosi per la disinformazione